Finanziamenti su programmazione complementare al PNRR: i contratti di filiera e di distretto
Come ormai risaputo, il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – metterà a disposizione del settore agricolo uno stanziamento di risorse di quasi 7 Miliardi di euro negli anni che ci separano dal 2026.
Il Piano oltre ad includere una serie di interventi sull’economia circolare, sull’agricoltura sostenibile, e sulla tutela del territorio e della risorsa idrica, prevede anche una serie di finanziamenti sulla programmazione complementare al PNRR. Proprio in quest’ultima voce sono previste importati risorse per lo sviluppo dei contratti di filiera e di distretto per un ammontare complessivo di circa 1,2 miliardi di euro, come anche riportato sulla pagina dedicata sul portale “Italiadomani”.
Vediamo però nel dettaglio di cosa si tratta e quali saranno le opportunità che le imprese del settore agroalimentare potranno cogliere da questa parte importante del piano.
Lo sviluppo dei contratti di filiera avrà come obiettivo non solo il miglioramento e la promozione dell’aggregazione e collaborazione tra le imprese anche tra Regioni diverse. Infatti, come già avvenuto in passato, questo strumento avrà anche l’importante compito di sostenere il raggiungimento di altri importanti risultati tra cui la riduzione dell’utilizzo di fitofarmaci, antimicrobici e fertilizzanti di sintesi, il potenziamento dell’agricoltura biologica e la lotta contro la perdita di biodiversità, il miglioramento del benessere degli animali e della distribuzione del valore lungo le diverse fasi della catena, lo sviluppo della produzione di energia rinnovabile e l’efficienza energetica, la sicurezza dell’approvvigionamento alimentare fino ad arrivare alla riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari.
Come detto in premessa, lo stanziamento di risorse per questa parte del piano sarà imponente e interesserà molti settori dell’agroalimentare, della pesca e acquacoltura, del florovivaistico e del forestale, e prevederà il sostegno a investimenti privati tramite lo strumento dei contratti di filiera con un contributo in conto capitale e una quota di finanziamento agevolato, mentre la quota di cofinanziamento privato vedrà l’intervento di Cassa Depositi e Prestiti.
La gestione delle erogazioni è stata affidata al MIPAAF e, in una recente audizione congiunta presso le Commissioni Agricoltura della Camera dei Deputati e del Senato, il Ministro Pautanelli ha dichiarato che una quota pari a 350 milioni di euro sarà utilizzata per il finanziamento dei progetti già presentati e inseriti in graduatoria nell’ambito del IV° Bando “Contratti di filiera e di distretto” nel settore agroalimentare, mentre le risorse rimanenti saranno utilizzate per l’emanazione di un nuovo bando per il medesimo settore.
Con riferimento al primo intervento, sempre il Ministro ha confermato che lo scorso settembre è stato emanato il decreto relativo allo scorrimento della graduatoria del IV° bando, destinando le risorse alla copertura del contributo in conto capitale dei programmi di investimento. Invece, per quanto riguarda il V° bando per il settore agroalimentare, una volta chiusa la fase di consultazione tecnica nell’ottobre 2021, il Ministero ha provveduto a definire con apposito decreto le modalità applicative. Infatti, proprio lo scorso 22 dicembre il Ministro ha firmato il decreto applicativo dopo aver acquisito il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni. Il provvedimento è in fase di registrazione da parte della Corte dei conti e sarà prossimamente pubblicato in Gazzetta Ufficiale. La Direzione competente del MIPAAF sta attualmente predisponendo il bando che consentirà ai soggetti interessati di procedere alla presentazione delle domande di acceso alle agevolazioni previste, nella forma del contributo in conto capitale e/o del finanziamento agevolato. Le due tipologie di contributo potranno essere richieste anche separatamente, con una semplificazione delle procedure e maggiore flessibilità che consentirà di rispondere alle diverse esigenze delle imprese. Il nuovo bando, che sarà pubblicato dopo l’avvenuta pubblicazione del decreto applicativo, non prevederà più una procedura a sportello come nel precedente bando, ma una procedura valutativa che si concluderà con la formazione di una graduatoria.
La valutazione, per la quale sarà incaricata un’apposita commissione, sarà basata su criteri oggettivi, ivi inclusi parametri direttamente riconducibili agli obiettivi ambientali previsti dal Regolamento Tassonomia (Reg. (UE) 2020/852).
La novità più importante del nuovo bando riguarderà le percentuali di aiuto previste per il contributo a fondo perduto, che saranno incrementate sensibilmente rispetto al precedente bando. L’aumento della quota di contributo dovrebbe rendere la misura molto più appetibile per le imprese e sull’intero territorio nazionale. In merito alle future scadenze relative al nuovo bando, Il Ministro ha chiarito che entro il primo trimestre 2023 è prevista l’approvazione delle graduatorie finali per la concessione degli aiuti finanziari per il settore agroalimentare, mentre entro il secondo trimestre 2023 si dovrà procedere alla sottoscrizione dei contratti di filiera e di distretto.
Per quanto concerne le filiere della pesca e forestale, queste non sono previste dal regime di aiuti già approvato e quindi non sono incluse nel bando in corso di pubblicazione. Pertanto esse saranno oggetto di successivi bandi, tuttora in corso di elaborazione, per i quali dovranno essere costruiti schemi di aiuto a sé stanti. Nella redazione del bando relativo al settore ittico si stanno tenendo in considerazione le risultanze della consultazione tecnica specifica, condotta nel 2021.
Parte delle risorse disponibili a valere sul Fondo complementare del PNRR saranno, inoltre, utilizzate per un prossimo bando dedicato ai distretti del cibo. Rispetto a questo particolare intervento, Patuanelli ha ricordato che grazie ai 120 milioni di euro stanziati con l’ultima legge di bilancio sarà possibile completare il finanziamento dei progetti già presentati nell’ambito del precedente bando del 2020.
Infine il Ministro ha confermato che è attesa a breve la delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS) relativa all’assegnazione delle risorse a valere sul Fondo Rotativo per le imprese (FRI) finalizzate alla copertura dei finanziamenti agevolati dei contratti di filiera e di distretto: parliamo di 900 milioni di euro davvero preziosi per la filiera, a sostegno degli investimenti nei prossimi anni.