Il Parco Agrisolare nel PNRR: un’interessante possibilità per l’efficientamento e l’ammodernamento delle strutture agricole
Una delle iniziative più rilevanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il comparto agricolo è indubbiamente costituita dal Parco Agrisolare. Con questa terminologia si fa riferimento all’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di edifici e strutture produttive nei settori agricolo, zootecnico ed agroindustriale per la produzione di energia da fonte rinnovabile. L’investimento ricade all’interno della “Missione 2” del PNRR, dedicata alla “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”, e più nello specifico nella sua “Componente C1”, inerente alle pratiche di “Economia circolare ed Agricoltura sostenibile”, condividendone i macro-propositi, quali l’attuazione della transizione verde e l’efficientamento energetico.
Entrando più nel merito, il progetto del Parco Agrisolare si prefigge un obiettivo ambizioso, ossia il raggiungimento di una potenza installata di circa 0,43 GW andando a collocare pannelli ad energia solare su un’area complessiva di 4.300.000 m2, superficie che viene così preservata dal consumo di suolo. Tuttavia, contestualmente alla posa in opera dei pannelli fotovoltaici, deve essere realizzata una riqualificazione delle strutture produttive che può includere la rimozione e lo smaltimento dell’eternit e dell’amianto presente sui tetti, l’isolamento termico dei tetti e la realizzazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto.
Dunque il messaggio è chiaro: per accedere alle agevolazioni sono necessari sia l’acquisto e l’installazione dei pannelli, sia l’esecuzione di un intervento edilizio. Ma cosa prevedono nel dettaglio queste agevolazioni?
Alcune prime indicazioni sono contenute nell’avviso di consultazione tecnica indetta dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) per raccogliere osservazioni e proposte per la costruzione di efficaci dispositivi di attuazione dell’investimento; tali informazioni dovranno comunque essere confermate nel decreto attuativo. Allo stato attuale, risulta che la dotazione complessiva dell’investimento per il Parco Agrisolare è di ben 1,5 miliardi di € e per ogni beneficiario la spesa massima ammissibile è pari a € 250.000,00. La rosa delle spese ammesse sembra decisamente ampia, spaziando dalla progettazione, alle spese di smaltimento amianto, alla fornitura dei moduli fotovoltaici, fino alla connessione alla rete. Le singole domande (presentabili da Coltivatori Diretti, Imprenditori Agricoli ed Imprese Agroindustriali) dovranno prevedere progetti che propongano impianti fotovoltaici con una potenza minima non inferiore ai 10 kWp (kilowatt picco) ed una potenza massima di 300 kWp, con una spesa specifica massima di € 1.500 €/kWp. Il contributo, erogato in conto capitale sugli interventi realizzati, può ammontare fino al 65% della spesa massima ammessa, a cui si può aggiungere un ulteriore 25% nel caso dell’imprenditoria giovanile.
Il cronoprogramma del Parco Agrisolare prevede differenti step: il primo si è concluso il 31/12/2021, data entro la quale sono state raccolte le adesioni degli stakeholder alla consultazione tecnica indetta dal Mipaaf. I successivi sono riportati direttamente sulla pagina dedicata al Parco Agrisolare sul portale dedicato al PNRR “Italia Domani”: si prevede quindi di individuare i progetti che beneficeranno di almeno il 30% delle risorse finanziarie disponibili entro dicembre 2022, di almeno il 50% entro dicembre 2023 e del 100% entro dicembre 2024, con l’obiettivo di terminare le installazioni a giugno 2026 a raggiungimento della potenza installata posta come obiettivo.
Quali sono quindi i prossimi passi? Dal comunicato stampa del 09/02/2022, relativo all’ultima audizione congiunta del Ministro Patuanelli presso le Commissioni Agricoltura della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica si evince che il decreto ministeriale che definisce le modalità applicative della misura è prossimo all’invio alla Conferenza Stato-Regioni. Un successivo comunicato stampa ha confermato che entro il 31 marzo 2022 sarà pubblicato il bando per accedere ai finanziamenti – Componente 2.1 – per la misura “Parco Agrisolare”, invitando a presentare proposte per i programmi di investimento. In tale contesto, il Mipaaf si avvarrà del GSE quale ente attuatore della linea di intervento, con un meccanismo mirato ad una accelerazione del processo per una rapida attuazione dei progetti.
Sembrano dunque pronti tutti gli strumenti per il decollo del Parco Agrisolare: sta ora all’intraprendenza delle aziende del settore cogliere le interessanti possibilità proposte in questo ambito.